RECUPERO CREDITI IN POLONIA. NORMATIVA SULL'AZIONE DI RIVENDICAZIONE E SUI DEBITI PRESCRITTI.


L'azione di rivendicazione (recupero crediti) è una sorta di mediazione tra il creditore e il debitore. Tale procedura dovrebbe essere fondata sul dialogo e sui negoziati. Come funziona in pratica e quali sono i diritti dei creditori e dei debitori in Polonia?

Occorre precisare che l'azione di rivendicazione non è la stessa cosa che l’esecuzione giudiziaria. Questi due termini spesso si confondono. Le agenzie di recupero crediti non sono autorizzate a compiere le operazioni di esecuzione giudiziaria. L’unico autorizzato ad applicarla è un ufficiale giudiziario che può procedere all'esecuzione del debito, sempre in esito alla relativa sentenza del tribunale passata in giudicato. L’impresa che recupera crediti non è legittimata ad agire tramite il sequestro dei beni o dei conti bancari del debitore.
In pratica si applicano due procedimenti per recuperare crediti:
  • procedimento extra giudiziario / per conciliazione – in tal caso, l’impresa di recupero crediti procede con tutte le modalità extragiudiziali (arbitrali) ai fini di far saldare i crediti dalla parte del debitore. Di solito, l‘agenzia manda al debitore insolvente l’intimazione di pagamento ricordandogli delle sue obbligazioni pecuniarie;
  • procedimento giudiziario –viene applicato quando la procedura extragiudiziaria non garantisce i risultati attesi; in tale situazione l’agenzia di recupero crediti può fare il ricorso al tribunale.

Quali sono i diritti delle imprese di recupero crediti?

L’operato delle imprese che hanno per oggetto il recupero crediti deve basarsi su una norma specifica e deve essere conforme alle norme vigenti.
l’esattore di crediti è autorizzato a:
-mandare al debitore le intimazioni di pagamento,
-negoziare per far estinguere il debito o per rateizzarlo.
-può presentare la richiesta di riscossione debiti presso il tribunale a nome del creditore, a condizione di essere munito di un’apposita procura,
All’esattore di crediti è vietato di:
-chiedere di rilevare la situazione patrimoniale [del debitore],
-importunare il debitore a casa o sul luogo di lavoro ( lo stalking è un reato regolato dal Codice Penale);
-telefonare, mandare le mail o la corrispondenza al debitore in modo persistente,
-minacciare, intimidire il debitore,
-riferire ai terzi la situazione del debitore,
-ingannare il debitore.

Quali diritti spettano al debitore?

Per poter constare che l’impresa di recupero crediti agisca conformemente alle norme, essa, assieme all'intimazione di pagamento, deve presentare i documenti pertinenti. In pratica, tali imprese mandano al debitore le domande di pagamento di cui risulta solamente un ammontare del debito presunto.
In tale situazione, il debitore dovrebbe tutelarsi mandando alla società di recupero crediti una domanda chiedendo i seguenti dati:
-il vincolo, titolo giuridico da cui risulta la pretesa,
-il documento che accerti l’obbligazione, ad esempio il contratto di mutuo, fattura IVA;
-il documento che confermi l’acquisto (o cessione) del reclamato credito,
-la procura concessa dal creditore al firmatario dell’intimazione di pagamento.
La cosa importante è che l’esattore di crediti non è autorizzato ad importunare il debitore al domicilio ed il debitore non è obbligato di far entrare l’esattore a casa sua.
Quando l’esattore infrange le norme, possiamo:
-contattare la polizia o la procura per fare la notifica di infrazione,
-presentare la lamentela / sporgere denuncia contro l’esattore presso l’azienda dove lavora,
-presentare il reclamo presso l’Ufficio per la tutela della concorrenza e dei consumatori

Cosa succede nel caso della prescrizione del debito?


E’ possibile richiedere il pagamento del debito prescritto? 
La prescrizione è uno strumento grazie al quale, dopo la scadenza del periodo di prescrizione, il debitore può sottrarsi al soddisfacimento dell’obbligazione se non rinunci al beneficio di prescrizione. La prescrizione non significa quindi che il debito sia estinto. Il credito rimane insoddisfatto ed il suo pagamento può essere richiesto tramite il procedimento giudiziario. Solo quando il debitore richiederà di accertare la prescrizione, farà che il giudice potrà rigettare la domanda d’ingiunzione di pagamento.

Riassumendo, se il debitore non eccepirà la prescrizione, il giudice può emettere un’ordinanza di ingiunzione anche per il debito prescritto. Alla luce di tali informazioni, possiamo constatare che l’agenzia di recupero crediti può ottenere il decreto ingiuntivo di pagamento anche per i crediti prescritti.
La normativa di riferimento:
La Legge del 16 febbraio 2007 sulla Tutela della concorrenza e dei consumatori,
La Legge del 23 agosto 2007, Azioni contro le pratiche commerciali sleali,
La Legge del 23 aprile 1964, Codice Civile.
La Legge del 17 novembre 1964, Codice di Procedura Civile,
La Legge del 2 luglio 2004 sulla libertà di attività economica (e successive modifiche).

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Preparazione della normativa in italiano: Anna Czerwinska, laureata in Economia aziendale presso l` Università di Economia ed Innovazione di Lublino e l`Università Carlo Bo a Urbino, traduttore iscritto sulla lista dei periti presso la Camera di Commercio a Macerata in Italia, in collaborazione con Studio Commerciale Farina Torresi & Associati email:a.czerwinska@firmissima.com
L`autore del testo si impegna a fornire le informazioni aggiornate e curate con la massima scrupolosità e diligenza. I contenuti presenti in questo sito sono  puramente informativi e l`autore non rilascia alcuna dichiarazione né garanzia, in merito alla precisione o completezza delle informazioni presenti in questo sito.

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